
Artemisia
L’artemisia annuale (Artemisia annua) è una pianta erbacea che appartiene alla famiglia delle Asteracee
Artemisia annua: le proprietà
È sicuramente degno di nota l’utilizzo della pianta per il trattamento della malaria: la diidroartemisinina è un derivato dell’artemisinina, il principio attivo dell’Artemisia annua, scoperto nel 1971; insieme alla piperachina tetrafosfato , sono attivi contro il Plasmodium falciparum, parassita che provoca la malattia.
L’impiego del principio attivo contenuto nella pianta viene inoltre suggerito per la terapia di molte altre condizioni, quali per esempio infezioni batteriche e micotiche
Controindicazioni all’utilizzo
L’utilizzo della pianta è controindicato in varie circostanze; in particolare non dovrebbero utilizzarla coloro che sono affetti da anemia sideropenica (da carenza di ferro), sindrome del colon irritabile, disturbi della coagulazione, disturbi gastrici (gastrite, ulcera ecc.), diabete mellito, ittero, epilessia ecc.
Va evitato l’uso anche in caso di diarrea e vomito e nel caso, ovviamente, di allergia alla pianta o ai suoi pollini.
L’Artemisia annua non deve essere assunta dalle donne in stato interessante e da quelle che allattano.
La pianta è altresì sconsigliata a coloro che si sottopongono a terapie ormonali.
L’uso è sconsigliato anche agli alcolisti.
Un sovradosaggio di artemisia può essere causa di nausea, vomito, dissenteria, orticaria e danni al sistema nervoso. Anche l’utilizzo prolungato nel tempo può essere molto pericoloso; è compito del medico stabilire la durata del trattamento.
Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.